Sarà di circa 30 milioni di euro il budget che i toscani destineranno agli acquisti nei negozi di abbigliamento e calzature in occasione del Black Friday. Lo prevede Confcommercio Toscana sulla base delle stime di Federmoda, che a livello nazionale indica un volume d’affari complessivo di circa 500 milioni di euro

La moda dei prezzi tagliati nell’ultimo venerdì di novembre, arrivata da oltre oceano, prende dunque sempre più campo anche in Toscana e dal web – dove si è potenziata e diffusa grazie all’ecommerce – arriva ora in maniera sempre più convinta anche nei negozi tradizionali. “I consumatori ormai si sono abituati a questo appuntamento prenatalizio, che non è più concentrato nella sola giornata del venerdì ma arriva ad estendersi fino all’intera settimana o quasi”, spiega il presidente di Federmoda Toscana Paolo Mantovani, “non tutti gli esercenti però aderiscono alle promozioni: c’è chi preferisce proporre altri tipi di offerte e chi invece sfrutta l’onda mediatica legata a questo evento. I clienti si stanno orientando su acquisti molto pratici e concreti, soprattutto calzature e capi per affrontare il freddo che sta arrivando. Insomma, le spese voluttuarie sono marginali, si compra ciò che serve”. 

Le previsioni di Federmoda Confcommercio indicano stime al rialzo rispetto al 2020, quando le vendite del comparto moda erano state penalizzate dalle chiusure del secondo lockdown. “Si parla di un +50% sulle vendite rispetto all’anno scorso – precisa il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni – un incremento che segue l’aumento dei consumi registrato dall’inizio della primavera scorsa, in costante crescita rispetto all’anno precedente, che è stato caratterizzato in negativo dall’assenza degli stranieri e dalle ripetute chiusure dei negozi nelle zone rosse”. 

All’orizzonte incombe però il timore di nuove restrizioni: “le notizie di questi giorni non sono confortanti e potrebbero avere effetti depressivi sui consumi. Il problema vero, però, – prosegue Marinoni – è che la spesa per il Black Friday toglierà risorse ai consumi di Natale e questo danneggerà in particolare i negozi multimarca che pur di proporre ai clienti questi sconti sacrificano una marginalità che invece ora sarebbe preziosa, dopo il tracollo delle vendite dell’ultimo anno e mezzo”. 

Il consiglio dell’associazione di categoria è quello di rivolgersi ai negozi di fiducia: “molti hanno provveduto ad aprire canali di vendita anche online, pur mantenendo il punto vendita tradizionale su strada. Acquistare nei negozi di prossimità, dove prezzi, trasparenza e servizi sono sempre garantiti, è una scelta di sostenibilità economica e ambientale per le nostre città”, conclude il direttore di Confcommercio Toscana. 


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